A sostegno della Regione si erano schierate la sezione calabrese della Federazione Italiana della Caccia insieme al coordinamento delle sette associazioni venatorie regionali, ma anche la Federcaccia Nazionale. In particolare, è stato fondamentale il supporto tecnico scientifico del dottor Michele Sorrenti. Si rimane in attesa dell’analisi delle motivazioni del rigetto.
Due mesi fa la Direzione Agricoltura della Regione fu costretta a rettificare il testo di questo calendario, visto che furono riscontrati errori materiali nell’elenco delle specie da cacciare nella giornata della pre-apertura (il 10 settembre scorso). Dalla lista è stata eliminata la quaglia, in più era stato sbagliato l’anno del giorno di partenza del prelievo venatorio dei tordi.