L’assenza è stata dovuta invece alla linea programmatica originaria del SVI: fin da quanto è stata istituita questa associazione, infatti, si è puntato sulla raccolta fondi con una semplice tessera associativa, impegnando i contributi versati nella tutela della categoria e nelle denunce, nei ricorsi e nelle querele contro i detrattori e i “furbetti interni”.
Il Sindacato non è stato presente a Vicenza per rispetto dei propri tesserati e per non impiegare i fondi in pubblicità ed eventi. Panella ha voluto anche ricordare come SVI non sia ancora stato riconosciuto, di conseguenza non esistono fondi statali, ma soltanto quelli dei tesserati. La partecipazione alle fiere future non è stata esclusa, nella consapevolezza di “portare avanti una sana crociata per tutto il mondo venatorio“.