Il Sindacato Venatorio Italiano ha reso pubblica la propria richiesta di rettifica e specifica che è stata chiesta al telegiornale satirico “Striscia La Notizia”, in onda su Canale 5. L’associazione si riferisce a un servizio dell’inviato Edoardo Stoppa in cui si è parlato di un presunto incidente di caccia. SVI è letteralmente sdegnato per l’uso del mezzo televisivo dello stesso Stoppa, la cui campagna denigratoria contro i cacciatori italiani continua a stupire in negativo.
La puntata contestata è quella del 4 novembre scorso, quando si è parlato di un gesto commesso da un cacciatore due anni fa e perseguibile dalla giustizia, ma non per questo da usare come pretesto per condannare un’intera categoria. L’episodio citato da Stoppa, inoltre, non può essere nemmeno considerato un incidente di caccia, anche perché fu un gesto volontario. L’inviato è stato anche accusato di non aver spiegato bene i fatti e di aver strumentalizzato i numeri, includendo i decessi per malore tra gli incidenti stessi.
Il Sindacato ha ricordato il recente sondaggio secondo cui il 76% degli italiani non è contrario alla caccia e come 24 referendum volti ad abolire l’attività venatoria siano stati tutti sconfitti. La fucilata volontaria di cui si è parlato a Striscia La Notizia non può che essere condannata dall’associazione, la quale ne ha preso le distanze, ribadendo come non sia un episodio ricollegabile alla caccia. La diffamazione non può essere accettata e ora si attende la specifica da parte del tg satirico nel termine di dieci giorni.