Nel corso della 142^ seduta del Senato dello scorso 5 agosto, il Senatore Francesco Bruzzone ha rivolto una interrogazione con richiesta di risposta scritta al Ministro Costa in merito all’atteggiamento tenuto dal ministero dell’Ambiente nel processo di revisione dei Key Concepts e su come intenda procedere vista la posizione di Ispra in aperto contrasto con gli stati confinanti. Ecco il testo:
“Al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. – Premesso che, a quanto risulta all’interrogante: il processo di modifica del documento europeo “Key Concepts”, che stabilisce le date di fine riproduzione e inizio migrazione prenuziale per le specie di uccelli degli allegati 2A E 2B della direttiva 147/2009/CE (direttiva “Uccelli”), è in corso e si svolge attraverso riunioni del comitato NADEG della Commissione europea e di un gruppo tecnico di lavoro istituito tra i membri dello stesso NADEG.
Dopo la raccolta delle proposte di modifica dei “Key Concepts” da parte degli Stati membri, e le riunioni del NADEG dei giorni 21, 22 e 23 maggio 2019, è emerso che le proposte dell’Italia, predisposte dall’ISPRA, e inviate dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, costituite da 18 “rapporti tecnici non pubblicati”, sono quelle di anticipare da 2 a 6 decadi le date di migrazione prenuziale, rispetto a quelle della Francia, Spagna, Grecia, Croazia e Portogallo, cioè i Paesi di latitudine simile all’Italia; al contrario, le proposte del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, che sono condivise dalla maggior parte delle regioni e sono fondate su pubblicazioni scientifiche internazionali e nazionali, svolte da università riconosciute (per esempio Pisa-Padova), sono coincidenti o diverse per una sola decade da quelle degli Stati dell’Unione europea citati; tale situazione pone lo Stato italiano in una condizione di difficoltà davanti alla Commissione europea, che auspica Key Concepts omogenei per aree geografiche “Flyway” e in questo approccio è ritenuta accettabile dalla Commissione la differenza di una o due decadi in relazione alla latitudine fra gli Stati.
Nel corso di un approfondimento fra le parti, svoltosi su richiesta della Commissione a Parigi fra ISPRA, ONCFS francese, FACE e BirdLife e un rappresentante del Ministero delle politiche agricole, l’ISPRA è rimasto rigido sulle proprie posizioni, nonostante le conclusioni della maggior parte dei partecipanti, fondate su studi pubblicati, convergano a identificare nel mese di febbraio l’inizio della migrazione delle specie oggetto della discussione, si chiede di sapere: come il Ministro in indirizzo intenda procedere, alla luce della posizione assunta dall’ISPRA, per adeguare i “Key Concepts” italiani a quelli di Francia, Spagna, Croazia e Grecia, considerato che questo potrebbe portare l’Italia ad una difformità rispetto agli altri Stati membri, e soprattutto rispetto all’auspicio della Commissione europea di avere “Key Concepts” omogenei per aree geografiche; quale sia la motivazione per la quale non abbia concordato con il Ministero delle politiche agricole le posizioni da esprimere alla Commissione europea, prima dell’invio dei documenti finali, vista la competenza assegnata sulle specie cacciabili”.