I cacciatori questo lo sanno bene: resistere al richiamo della caccia è completamente impossibile. Questa passione così forte e radicata nel nostro animo, ci spinge, se è il caso, anche lontano dalla nostra Nazione alla ricerca di nuove emozioni e di nuovi modi per mettere alla prova le nostre abilità di caccia con il nostro fedele compagno di avventure. A questo proposito Montefeltro Tour Operator da anni oramai esaudisce i sogni di chi desidera poter vivere esperienze di caccia anche al di fuori dei propri confini nazionali.
Tra tutte le mete di turismo venatorio proposte dalla Montefeltro ce n’è una in particolare che si è aggiudicata il titolo di regno assoluto della caccia con il cane da ferma, da praticare nel bel mezzo di paesaggi selvatici e autoctoni, capaci di esaltare al massimo delle potenzialità l’esperienza di caccia e l’alleanza tra cane e cacciatore. Questa nazione è la Macedonia.
Viaggio venatorio in Macedonia per vivere un’esperienza unica con il proprio cane da ferma
Stoppie, terreni coltivati o incolti, montagne maestose, rocce impervie, altipiani, colline. La Macedonia è una vera e propria perla dei Balcani dove i cacciatori possono finalmente provare un’esperienza di caccia davvero senza eguali. Qui tra la natura selvaggia, aspra e incontaminata che la fa da padrona, il cacciatore può assaporare attimi di emozioni pure e intense, lontano dalle tradizionali mete turistiche venatorie.
Non è un caso che la Macedonia sia per i cacciatori il paradiso della caccia con il cane da ferma. La bellezza della sua natura, quasi ancestrale e apparentemente inaccessibile, viene scelta sempre più dagli appassionati che sono alla ricerca di location ancora poco conosciute e lontane dagli itinerari più battuti.
In questo Paese gli animali selvatici trovano il loro habitat naturale perfetto in tutte le stagioni: quaglie e colombacci in estate, starne e coturnici in inverno.
Nello specifico la caccia a questi volatili avviene:
- nei mesi tra agosto e ottobre per quanto riguarda la quaglia;
- nei mesi tra agosto e settembre per il colombaccio;
- tra ottobre e dicembre per la starna e per la coturnice.
La natura della Macedonia, così variegata e lussureggiante, rende questo Paese uno dei più ricchi di biodiversità sia animale sia vegetale di tutta Europa. Qui infatti vivono cervi, cinghiali, lupi e caprioli, e si trovano di passaggio, immancabilmente, moltissimi uccelli migratori. Ed è da quest’ultimi che i cacciatori sono attratti, come da qualcosa dalla quale è impossibile stare alla larga, come da una sfida che non si può non affrontare. Il tutto sempre accompagnati dal proprio immancabile ausiliare perché la Macedonia, come già detto, rappresenta la destinazione ideale per ogni appassionato di caccia con il cane.
La Montefeltro conosce ormai come le sue tasche queste terre nel bel mezzo dei Balcani e sa come pianificare al meglio l’intero viaggio venatorio, senza rinunciare mai all’esplorazione e al contatto con la natura che prescindono dall’attività della caccia in sé.
Le signore della natura aspra e selvaggia macedone
La maggior parte dei cacciatori arriva in Macedonia, via terra o via aerea dall’Italia, per lo più alla ricerca di starne e coturnici. Scopriamo più da vicino questi straordinari volatili.
La coturnice, la regina delle rocce
La coturnice è un uccello particolarmente scaltro che non sempre risulta essere una facile preda per molti cani da caccia. Le maestose montagne e le rocce della Macedonia sono il terreno perfetto per questo volatile che ama frequentare luoghi aspri e selvaggi in grado di lasciare a bocca aperta qualunque cacciatore. Entrare nel suo regno significa trovarsi a tu per tu con un mondo naturale unico e ineguagliabile che, con impegno e abilità, potrebbe anche appagare con una soddisfacente conquista.
La caccia alla coturnice è piuttosto fisica, faticosa, una battaglia con un volatile che sa dare filo da torcere sia ai cacciatori – anche più esperti – sia ai cani i quali devono essere addestrati sin da piccoli per la caccia a questa specie.
In questa impresa tra le razze più idonee ci sono i setter o i pointer inglesi che con il loro modo di cerca coprono ampi spazi riuscendo a battere più terreno. In ogni caso qualunque sia la sua razza, il cane dovrà essere capace di resistere alla fatica e di camminare anche su terreni impavidi, e dovrà avere una ferma solida e interpretare il vento in maniera impeccabile.
Il periodo migliore per organizzare un viaggio di caccia alla coturnice? Novembre. Le armi da prediligere? Le calibro 12 con strozzature 3* e 2* stelle, munizioni con piombo del 7.
Le starne, gli “uccelli palestra” per i cani da ferma
Puntando l’attenzione sulla starna invece, per quanto riguarda questo uccello, la Macedonia viene spesso definita come la scuola di caccia perfetta per i giovani cani. La motivazione è semplice: praticando la caccia a questo volatile il cane apprende le tecniche di caccia fondamentali, impara ad essere cauto e deciso tanto quanto basta ad evitare che l’uccello possa fuggire via. Il processo di apprendimento è ovviamente graduale: si inizierà dalle pianure, nelle quali potrà cominciare a insidiare l’uccello, per poi avanzare di grado e spostare successivamente la caccia sulle colline.
La caccia alla starna in Macedonia è un rito, e come tale va rispettato.
Per questo qui esistono delle regole ferree per quanto riguarda le modalità di caccia. Non si possono per esempio cacciare più di 4 starne al giorno, non si possono utilizzare cartucce non adatte che non siano con contenitore, non si possono utilizzare piombi diversi dal 7 o dal 6 e non si possono utilizzare canne di lunghezza inferiore ai 65 cm e con strozzature maggiori di 3* stelle.
Proprio grazie a queste accortezze in Macedonia la caccia a questa specie è un’esperienza autentica e davvero carica di emozioni forti da provare almeno una volta nella vita.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI SU TUTTE LE DESTINAZIONI MONTEFELTRO, VISITA IL SITO O SCARICA IL CATALOGO .PDF