Un pensiero fisso
Nelle ultime ore, il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha presentato alle associazioni animaliste il programma del partito per quel che riguarda la tutela e la salvaguardia degli animali. Nei vari punti se ne legge uno, ben in evidenza, che di sicuro non farà piacere al mondo venatorio. Nel documento si legge chiaramente: “Progressiva abolizione della caccia”. Ma cosa intendono i pentastellati con questa scelta a dir poco drastica? La spiegazione è presto detta.
Terreni privati e bracconaggio
L’obiettivo del Movimento in vista delle elezioni politiche del prossimo 25 settembre è quello di cancellare l’attività venatoria a partire dal divieto di accesso ai terreni privati e dal contrasto al bracconaggio. Mettere insieme caccia e bracconaggio nella stessa proposta è un insulto a una categoria che è fin troppo vessata e che non merita ancora questi accostamenti che lasciano il tempo che trovano. Le proposte animaliste dei 5 Stelle, poi, includono altre misure.
Altre proposte
In particolare, il Movimento vuole introdurre pene severe per chi commette violenze o maltrattamenti nei confronti degli animali. Allo stesso tempo, c’è l’idea di introdurre il cashback veterinario per ottenere direttamente sul conto corrente le detrazioni connesse alle spese veterinarie e per i farmaci effettuate con strumenti di pagamento elettronici. Il documento, infine, include la richiesta di contrasto al fenomeno del randagismo e la tutela degli animali su tutta la filiera.