Fino a 50 mila abbattimenti di cinghiali nella regione Lazio, raddoppiando quelli previsti nell’ultima stagione venatoria, 2021-2022. È stato approvato oggi dalla giunta regionale della Pisana il Priu (Piano regionale di interventi urgenti per la gestione, il controllo e l’eradicazione della peste suina africana nei suini da allevamento e nella specie cinghiale) 2022-2024. Un piano di drastica riduzione, considerando che attualmente si stima siano 75mila i cinghiali presenti nel Lazio. Per contenere la peste suina, l’obiettivo è raddoppiare il numero di abbattimenti oltre all’adozione e diffusione delle procedure di biosicurezza sia per lo smaltimento della carcasse e per la sorveglianza degli allevamenti di suini.
Dunque, ridurre drasticamente la presenza dei cinghiali stimata in circa 75 mila esemplari in tutto il Lazio con aree a maggiore densità che sono riferibili alle aree di Roma, di Viterbo e Rieti”. Spiega l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato: “Il piano ha una validità triennale e ogni anno sarà predisposto un report di sintesi. Nel contempo devono partire anche le attività di cattura all’interno delle aree perimetrate per la peste suina. Il Piano sarà pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Lazio. La riduzione del numero dei cinghiali è un tema di salute pubblica, di sicurezza nella catena alimentare, di decoro urbano e di sicurezza nella mobilità” (AGI).