È stato organizzato a Faenza per la giornata di domani, lunedì 11 gennaio 2016, l’incontro dei rappresentanti locali del Partito Democratico con i cacciatori, le associazioni venatorie e le organizzazioni professionali agricole. Il titolo del dibattito sarà “Collegato ambientale: nuove disposizioni per l’esercizio venatorio da appostamento fisso, per il contenimento della diffusione del cinghiale e per la caccia allo storno”. L’appuntamento è stato fissato per le 20:30 presso il Circolo I Fiori del comune emiliano.
A parlare saranno il senatore Stefano Vaccari, segretario della tredicesima Commissione Permanente (territorio, ambiente, beni ambientali) del Senato, e Manuela Rontini, consigliere regionale dell’Emilia Romagna e presidente della III Commissione (territorio, ambiente e mobilità). Quello degli storni, in particolare, è un argomento molto sentito a Faenza. Lo scorso mese di ottobre, infatti, è stata approvata dall’assemblea regionale emiliana la risoluzione della stessa consigliera Rontini per intervenire presso il Governo e inserire lo storno tra le specie cacciabili.
In base ai dati forniti dalla Coldiretti Emilia Romagna, nel 2014 questi volatili hanno provocato oltre 200 mila euro di danni, risultando gli animali selvatici più pericolosi per l’agricoltura dopo i cinghiali (227 mila euro) e rappresentando da soli circa il 15% delle colture danneggiate. Inoltre, gli storni sono soliti colpire le colture di maggiore qualità e ad alto valore aggiunto, come ad esempio quella della frutta. Il problema della caccia allo storno ha a che fare con una direttiva dell’Unione Europea. Secondo questa legge, il volatile fa parte delle specie in via di estinzione in diverse zone del vecchio continente, tra cui anche l’Italia.
La stessa Coldiretti ha però ribadito più volte come lo storno non sia a rischio nel nostro paese, anzi gli ultimi dati hanno confermato una sua crescita costante e minacciosa per la biodiversità. Gli storni possono tornare a far parte delle specie cacciabili in Italia soltanto dopo aver presentato una richiesta motivata all’Ue. Il dibattito di domani può dunque essere una occasione importante per approfondire la questione e i suoi sviluppi più recenti. Nel titolo dell’incontro si fa riferimento al cosiddetto “Collegato ambientale”.
A dicembre è stato votato favorevolmente dalla Camera dei Deputati dopo un percorso parlamentare iniziato due anni fa. Il collegato si compone di 79 articoli, dedicati alle varie misure da adottare per quel che riguarda l’ambiente, l’energia, gli animali, la manutenzione del territorio, l’utilizzo delle biciclette e le energie rinnovabili. Ovviamente non mancano le disposizioni relative alla caccia e nella serata di domani si affronteranno proprio le novità previste per l’esercizio venatorio.