Riproduzione della fauna selvatica
“La tutela della biodiversità animale assume un decisivo rilievo nella fase di riproduzione della fauna selvatica che di fatto inizia in primavera, da marzo, con la fase del corteggiamento e si conclude nel periodo giugno/luglio con la salvaguardia dei piccoli nati. Come spesso ha indicato Ispra, anche in pareri ufficiali, andrebbe evitata qualsiasi azione di disturbo nei confronti della fauna”. Così il capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.
Territorio agrosilvopastorale
Vaccari ha aggiunto: “Dal calendario delle attività dell’Enci, ente nazionale della cinofilia italiana, che per conto dello Stato ha il compito della tenuta dei libri genealogici delle razze canine, si evince, di contro che si svolgono in diverse regioni, prove di lavoro su selvaggina naturale e prove per cani da seguita, spesso in territori protetti quali sono le zone di ripopolamento e cattura impegnando migliaia di ettari di territorio agrosilvopastorale”.
Manifestazioni da vietare
La nota termina in questa maniera: “Eppure le leggi nazionali e le direttive comunitarie sanciscono, a tal proposito, espliciti divieti. Per questo insieme al collega Marco Simiani, capogruppo PD in Commissione Ambiente e ai colleghi del PD in Commissione Agricoltura Forattini, Marino, Romeo e Rossi, è stata presentata una interrogazione ai ministri Lollobrigida e Pichetto Fratin, che per competenza vigilano sull’Enci e hanno deleghe alla tutela della biodiversità, se di fronte ad una palese violazione delle norme intendano intervenire tempestivamente con iniziative volte a vietare le manifestazioni programmate dall’Enci nel periodo del corteggiamento e della riproduzione della fauna selvatica e se di fronte a questa grave violazione non si intenda procedere celermente alla nomina di un commissario ad acta a garanzia della corretta funzionalità dell’Enci”.