Allodole: passano in Italia tra ottobre e novembre
Da sempre l’uomo attende la migrazione degli uccelli per la loro cattura. Ancora oggi quella delle allodole è particolarmente attesa in quanto la caccia si dimostra altamente gratificante per quei cacciatori che la organizzano rispettosi del buon senso e dell’animale che sono intenzionati a cacciare.
Altra specie particolarmente interessante quando si parla di passo migratorio italiano è certamente la alauda arvensis, per farla più semplice la tanto amata allodola, che in questa sottospecie è particolarmente comune in Italia. Con le sue dimensioni (apertura alare che oscilla fra i 30 e i 36 cm), e il suo piumaggio bruno rossastro è impossibile non si faccia protagonista dei cieli italiani quando li attraversa.
Durante le migrazioni l’allodola si dimostra un animale sociale, e gli spostamenti avvengono in gruppi di dimensioni anche particolarmente ampie. Alcuni stormi possono raggiungere addirittura le 1000 unità. Unico periodo nel quale si presenta particolarmente solitaria e territoriale è quello riproduttivo.
Le zone in cui è possibile trovare la meravigliosa allodola sono davvero numerose e il volatile presenta un’areale di distruzione davvero ampio rispetto alle specie affini. Abita i territori che vanno dalle Azzorre all’Inghilterra, dall’Europa alla Siberia, dall’Afganistan fino all’Iran ed infine dal Nord Africa fino a raggiungere la Turchia.
Nidifica normalmente in Europa, Africa nord occidentale ed Asia, e per svernare solitamente si dirige nelle zone più a sud rispetto alla propria zona areale. Le migrazioni vengono inaugurate in autunno e alla fine dell’inverno le allodole fanno rientro nei luoghi da cui sono partite. Le specie dell’Europa centrale ed occidentale spesse volte riescono anche a trascorrere l’inverno nel luogo di nidificazione presentando tratti di sedentarietà.
Le specie che provengono dal nord Europa dirigendosi verso il territorio italiano, sono di passo durante i mesi di ottobre e novembre e nei mesi di marzo ed aprile, mentre nel bel paese l’allodola si presenta come uccello stazionario che solo in parte si sposta durante l’inverno. In linea di massima si può dire che l’allodola sia stazionaria e invernale nei territori del sud Italia.
Le coppie che scelgono l’Italia e le sue pianure per svernare e nidificare si riconoscono con una certa facilità rispetto a quelle di passo, dato che si presentano più solitarie e si levano a grande distanza dal cacciatore. Grazie ad ampi giri in volo riescono a raggiungere anche i centro metri d’altezza.
La caccia vagante durante i periodi di passo è la più utilizzata per la cattura dell’allodola. In questa fase sono più soggette ai richiami e nel caso innalzino esageratamente il proprio volo, è possibile tentare di avvicinarle utilizzando il fischietto. Ma la buona riuscita della caccia sta tutta nelle mani del cacciatore, della sua velocità di riflessi e nella sua esperienza.