Nel 2017 è stata registrata una perdita molto pesante per quel che riguarda il racconto, vale a dire 50 punti percentuali. I branchi stanziali sono quattro e ognuno di essi è composto da più di 25 selvatici, una situazione di vera emergenza. Gli abbattimenti, autorizzati nelle aree protette in caso di emergenza, dovrebbero terminare entro il prossimo 31 ottobre.
La lenticchia di Santo Stefano è molto apprezzata per le sue piccole dimensioni e il gusto saporito: i pochi millimetri di diametro la rendono semplice da preparare senza bisogno dell’ammollo. Il biotipo si è selezionato in questa zona dell’Abruzzo tantissimi anni fa, tanto è vero che le coltivazioni di legumi e lenticchie nel borgo aquilano risale addirittura al 998, come testimoniato da alcuni documenti monastici.