Il problema rappresentato da questi ungulati è di tipo ambientale, economico e della sicurezza, dunque il reclutamento di nuovi selecontrollori servirà a garantire un migliore presidio dell’area. Per accedere al corso sarà necessario essere in possesso di alcuni requisiti ben precisi, tra cui la residenza anagrafica in territorio veneto, preferibilmente nei 15 comuni inseriti nel territorio del parco (provincia di Padova), oltre ovviamente al possesso del porto d’armi in corso di validità.
Completano il profilo l’assenza di condanne penali in ambito venatorio e l’assenza di sanzioni amministrative riguardanti la caccia negli ultimi cinque anni. Si è deciso di proporre, infine, un esame finale con tre prove, vale a dire una scritta, una orale e una prova di maneggio delle armi.