C’è stato il passaggio di consegne ufficiali negli uffici della Regione Molise e si è insediato il nuovo governatore, Donato Toma. Alcune sue dichiarazioni non lasciano però tranquilli i cacciatori molisani. Toma ha risposto all’in bocca al lupo del suo predecessore, Paolo Di Laura Frattura, con una precisazione. A suo dire sarebbe meglio dire “viva il lupo”, in quanto “noi siamo ambientalisti e animalisti”.
La gaffe è stata servita in pieno, d’altronde si sta parlando di una regione con una vocazione venatoria molto alta e con un numero importante di licenze per il porto d’armi o di fucile. Una delle principali emergenze del Molise, poi, è rappresentata dal cinghiale, affrontato con interventi mirati e mai del tutto eradicato. Parlare quindi di animalismo e ambientalismo non rappresenta il primo passo più giusto. Toma ha comunque sottolineato di essere aperto al confronto costruttivo con tutti, giornalisti, enti locali e altri soggetti portatori di interessi.
In poche parole ci sarà un rapporto stretto e diretto con il territorio. Tra l’altro, in occasione delle elezioni regionali di aprile, i rappresentanti locali del Movimento Animalista avevano confessato di non essere pronti dal punto di vista culturale per chiedere la chiusura e l’abolizione della caccia in questa regione.