Simili atti di bracconaggio a cui spesso veniamo ingiustamente associati, non si identificano affatto con la figura e il ruolo del cacciatore, non sono assolutamente tollerabili e rappresentano attività illecite e spregevoli che danneggiano la fauna selvatica, mettono in discussione l’immagine complessiva della caccia e ne ledono la credibilità. Il bracconiere è il primo nemico della caccia e dei cacciatori, per cui va emarginato e segnalato, è una figura che sottrae illegittimamente e sconsideratamente risorse del territorio agli altri legittimi fruitori per cui non appartiene al mondo dei cacciatori e va pubblicamente condannato.
L’associazionismo venatorio campano condanna tali episodi ed in generale ogni atto di bracconaggio, che deturpano e offendono i tantissimi appassionati che svolgono la loro passione con etica e nel rispetto di norme e comportamenti basati su valori, tradizioni e principi tramandati nel tempo, contribuendo altresì alla difesa e all’equilibrio delle presenze faunistiche sul territorio. Il mondo venatorio campano continuerà a svolgere il proprio ruolo associativo in attività di gestione, tutela e promozione di ambiente e fauna, nonché a salvaguardia di una biodiversità tanto proclamata, ma che solo chi pratica assiduamente determinati ambienti può conoscere, difendere e valorizzare. Caserta, 08 aprile 2021 La cabina di regia delle associazioni venatorie campane