Riccardo Fraccaro, neo-ministro per i Rapporti con il Parlamento, ha spiegato quella che potrebbe essere una delle decisioni più controverse del Governo Conte. La sua proposta è quella di introdurre il referendum propositivo e di eliminare il quorum per quel che riguarda il referendum abrogativo. Il mondo della caccia è ovviamente preoccupato per una iniziativa del genere, anche perchè il Movimento 5 Stelle fa parte di questo esecutivo e ha dichiarato più volte la propria contrarierà nei confronti dell’attività venatoria.
L’ultimo referendum in cui è stato chiesto agli italiani di abrogare la norma che disciplina la caccia nel nostro paese risale al giugno del 1990. Il quesito, come anche quello relativo al libero accesso dei cacciatori ai fondi agricoli, non raggiunse il quorum. In quel caso il 92% dei votanti si espresse in favore dell’abolizione della caccia, ma il quorum si fermò al 43% e quindi non ci fu nessun provvedimento.
Proprio sei mesi fa l’ex ministro Michela Vittoria Brambilla, attuale leader del Movimento Animalista, aveva scatenato una feroce polemica dopo aver affermato come fossero maturi i tempi per un nuovo quesito referendario. Secondo la Brambilla, gli italiani avrebbero ora un’altra mentalità, oltre a una maggiore sensibilità nei confronti degli animali. Nel Governo Conte, comunque, sono presenti anche diversi esponenti della Lega che sostengono da tempo la caccia e hanno sottoscritto i punti programmatici del manifesto pubblicato di recente.
Il quorum è da eliminare in quanto si permetterebbe di tutelare i diritti di chi vota recuperando uno strumento di democrazia. Per contro, chi non vota e non partecipa attivamente alla vita sociale, non rinuncerebbe a nulla in quanto continuerebbe ad esercitare il suo diritto di essere un soggetto passivo. Non ho mai capito dove sia il problema.
Inoltre, ricordo a tutti che il referendum non legifera, ma è uno strumento consultivo.
No al referendum abrogativo ! Grave attacco alla costituzione e alla democrazia!