Il consigliere regionale del Veneto Sergio Berlato è tornato a parlare della legge sul disturbo venatorio dopo la decisione presa dal Governo Gentiloni. Come sottolineato da Berlato, l’esecutivo (definito un “Renzi Bis”) ha impugnato il testo che prevede multe per chi disturba in maniera intenzionale la caccia e la pesca presso la Corte Costituzionale. Il consigliere è convinto che sia un errore pensare che il Veneto non possa imporre queste sanzioni amministrative, anche perchè l’impugnazione sottintende una prerogativa statale che non dovrebbe esserci.
Prima dell’approvazione dell’altra legge che ha introdotto lo stesso tipo di multe per i bracconieri che sparano troppo vicino alle case (meno di 100 metri per la precisione), bisognerà aspettare la pronuncia della Corte Costituzionale per capire in che direzione muoversi.
Nel caso in cui il Governo dovesse aver ragione, allora non ci potrà essere nessuna approvazione della seconda legge. Va comunque ricordato, come ribadito da Berlato, che in attesa del pronunciamento dei giudici, la legge regionale sul disturbo venatorio continuerà a rimanere in vigore e a produrre i propri effetti.