Tantissimi rappresentanti
Il Ministero dell’Ambiente ha reso noti i nominativi inseriti nel Comitato di gestione e nel Tavolo di consultazione della Strategia Nazionale Biodiversità 2030. Ad un Comitato di Gestione “Istituzionale” formato da rappresentanti di Governo e Regioni, si affianca un Tavolo di Consultazione in cui sono stati nominati una serie infinita di rappresentanti delle più svariate categorie: Animal-ambientalisti, Agricoltori, Commercianti, Artigiani, Industriali, Cooperative, Commercianti.
No alla caccia
Insomma, tutti tranne i cacciatori. Nessun rappresentante del Mondo Venatorio siederà tra gli stakeholder che saranno consultati in materia di conservazione dell’ambiente e della biodiversità. Come se la nostra categoria non avesse un interesse primario nel governo dei processi che, si spera, porteranno a un miglioramento della qualità dell’ambiente e all’incremento della biodiversità. Il cacciatore è un gestore dell’ambiente, che svolge la propria attività in simbiosi con la natura, migliorandola e conservandola, per poter prelevare gli interessi senza intaccare il capitale faunistico.
Chiacchiere e distintivo
Come si può pensare di non coinvolgerlo, non sfruttare il bagaglio d’esperienza e la passione dei volontari? Dove sono, adesso, quelli che inneggiavano al “Governo amico”? Come giustificano questo ennesimo schiaffo? Noi, fortunatamente, siamo rimasti coerenti ed equilibrati, giudicando le azioni più che i proclami e la propaganda e, al momento, tirate le somme, il bilancio ci appare davvero misero. Come sempre, quando si parla di caccia, questo esecutivo si dimostra “solo chiacchiere e distintivo” Per questo chiediamo al Ministro dell’Ambiente di rimediare a questa pessima decisione, noi, come sempre siamo disponibili a dare il nostro contributo (fonte: Arci Caccia).