Il Consiglio dei Ministri ha approvato in queste ore un decreto che prevede diverse novità per quel che riguarda l’acquisto delle armi in Italia e non solo. Al testo è stato dato il via libera dopo la proposta del Premier Paolo Gentiloni e del Ministro dell’Interno, Marco Minniti. Tra le modifiche introdotte non si può non citare quella che riguarda la durata delle licenze di tiro a volo e di caccia: si è deciso infatti di ridurre il periodo di validità, dunque non più sei ma cinque anni. Inoltre, è stato previsto l’obbligo della certificazione medica ogni cinque anni.
Altre novità sono quelle relative al sistema di tracciabilità per quel che riguarda le armi e il divieto di detenere quelle “camuffate”. Non va dimenticato neanche l’obbligo di attestazione dell’avviso ai familiari in merito alla presenza di un’arma in casa. Sono stati promessi controlli e monitoraggi più stretti per l’acquisizione e il possesso, in modo da venire incontro alla legge di delegazione europea per il periodo 2016-2017. Nella legge si parla, come già anticipato, di “armi camuffate”.
In pratica è una nozione nuovissima: con questo termine si intende un’arma che è stata fabbricata o trasformata in maniera tale da acquisire le caratteristiche di un oggetto diverso. Strumenti di questo tipo sono ovviamente vietati. Infine, i familiari conviventi da informare sulle armi devono essere maggiorenni.