I mufloni dell’Isola del Giglio continuano a far discutere, soprattutto dopo la pubblicazione di uno studio scientifico su questi ungulati, presa a pretesto dagli animalisti per tentare di bloccare il piano di eradicazione. Si sta parlando di quanto apparso nella rivista “Diversity”, una ricerca che ha approfondito il patrimonio genetico della specie isolano scoprendo come il suo Dna sia unico e raro. In prima fila contro gli abbattimenti ci sono le associazioni “Vita da cani” e “Rete dei santuari degli animali liberi in Italia”, secondo cui lo studio dovrebbe far rivedere il progetto volto a ridurre il numero di mufloni al Giglio.
La ricerca in questione è stata curata da alcuni genetisti che fanno parte dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, della Commissione per la sopravvivenza delle specie dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (Iucn Ssc), dell’Università di Sassari e dell’università di Siena, in collaborazione con il Cabinet Vétérinaire Les Deux Iles Santa Maria Siché. L’unicità genetica viene considerata una risorsa fondamentale che è stata persa altrove e che dunque andrebbe almeno conservata nell’isola toscana. Si attende ora una pronta replica da parte dell’Ente Parco, visto che le associazioni citate in precedenza hanno chiesto senza mezzi termini le dimissioni del presidente.