Igiene e sanità
La caccia al cinghiale ha le sue regole di igiene e sanità e vanno rispettate. Il dialogo avviato nei giorni scorsi a Terlizzi tra il Servizio Veterinario Area Nord della ASL Bari e Ambiti Territoriali di Caccia comincia a produrre risultati concreti.
Un ambiente idoneo e sicuro
Ieri, infatti, gli ispettori veterinari guidati dalla dott.ssa Teresa Di Gioia hanno condotto un’intensa attività di prevenzione e controllo sottoponendo a visita sanitaria gli animali abbattuti e portati dai cacciatori in un ambiente idoneo e sicuro. Il messaggio, ben recepito dai cacciatori di cinghiali, è chiaro: prima di poter commercializzare o mangiare la carne dell’animale, deve essere sottoposta a controlli rigorosi.
Prevenzione e sorveglianza
Essa, infatti, può essere portatrice di pericolose insidie sanitarie di natura infettiva, parassitaria, fisica, individuabili solo con un’attenta e approfondita visita sanitaria da parte degli ispettori veterinari e con il prelievo di campioni: tutte misure di prevenzione e sorveglianza riguardanti anche la diffusione della peste suina africana e che coinvolgono cacciatori e veterinari, ma anche allevatori e viaggiatori.