Il Dalmata è una razza molto sottovalutata. Le sue origini di cacciatore sono state sorpassate da quelle di attore nei vari film e cartoni animali, diventando con il tempo un cane da compagnia. Il Dalmata, però, conserva le sue doti di cacciatore. Forza ed eleganza sono le sue caratteristiche principali.
Il Dalmata è una razza canina di origine italiana e balcanica, che appartiene al gruppo dei segugi e cani per pista di sangue. Nonostante le sue caratteristiche, negli ultimi anni diventato un cane da compagnia, soprattutto grazie al suo utilizzo nei set cinematografici. E- un cane di taglia media, che ha un caratteristico mantello bianco con macchie nere o marrone di 2-3 cm di diametro sul corpo, più piccole sulla testa e sugli arti.
Secondo alcuni riferimenti scritti questi cani sono giunti con le invasioni dei popoli slavi sulle coste sud-orientali e con le carrozze degli zingari nel V secolo dopo Cristo. In seguito vengono anche immortalati sulle tele di pittori fiamminghi del XVII secolo in veste di “cacciatori”. Infatti, è questo il ruolo al quale il Dalmata del passato era destinato. In questa veste il Dalmata è conosciuto in quasi tutta Europa, mentre non si ha traccia di loro nei Balcani dove pare che vi siano arrivati nei primi anni del 1900 importati dall’Inghilterra.
Il Dalmata deve il suo nome alla Dalmazia, una delle regioni della ex Jugoslavia. Già nel 1955 la FCI (Federazione Cinologica Internazionale) indicava la Jugoslavia in generale come la terra d’origine della razza dalmata. In ogni caso, il Dalmata appartiene a quelle razze le cui origini sono avvolte nel mistero, nonostante la Croazia si sia sforzata di esibire documentazioni a favore della sua origine autoctona..Alcuni sostengono che il Dalmata sia di origine francese perché nell’800 accompagnavano le carrozze dei nobili, mentre altri sostengono che provenga dall’Africa e che sia imparentato con l’Alano arlecchino.
Nonostante l’apparenza possa ingannare, il Dalmata è una razza di notevole resistenza fisica. È un cane molto festoso e gioviale in ogni momento della giornata. Ama molto essere preso in considerazione dal padrone, al quale è molto affezionato e fedele. In alcune circostanze può essere dispettoso, ma mai cattivo. Può vivere senza problemi sia in casa che in appartamento, poiché è una razza pulita e abbastanza precisa e attenta. E’ una razza discretamente intelligente e abbastanza ben addestrabile, ed è un eccellente compagno di giochi per i bambini e anche per adulti.
L’altezza per gli esemplari maschi è compresa fra i i 55 ed i 61 cm, mentre per le femmine fra i 50 ed i 58 cm. Il peso varia dai 22 a 26 kg.
L’armonia generale è di primaria importanza per questa razza. Il torace non deve essere troppo largo, ma deve comunque essere alto ed avere una buona capacità per il cuore ed i polmoni. Le costole risultano ben arcuate, mentre il garrese è ben marcato. Il dorso è potente e dritto, le reni sono forti, ben fatte, muscolose e leggermente spioventi.
Il cranio è piatto, moderatamente largo fra le orecchie, ma sfilato, ben disegnato ma con moderazione a livello delle tempie. Esso presenta uno stop moderatamente marcato. La testa non è in linea retta dal tartufo all’occipite e non deve presentare rughe. Il muso è lungo e potente. Le labbra hanno una linea precisa, sono aderenti alle mascelle senza essere troppo strette.
Nella varietà a macchie nere, il tartufo deve sempre essere nero; nei soggetti a macchie fegato, il tartufo è sempre marrone.
La dentatura è completa nel numero ed è a chiusura a forbice, con gli incisivi superiori sovrapposti strettamente sulla parte alta di quelli inferiori.
Il collo è di buona lunghezza, tornito in modo aggraziato ed è leggero, assottigliandosi verso la testa.
Le orecchie presentano l’attaccatura abbastanza alta, la loro grandezza è media. Sono abbastanza larghe alla base e vanno stringendosi verso l’estremità arrotondata.
Gli occhi sono distanziati, ma senza eccesso. Di grandezza media, sono rotondi, vivaci e lucidi, denotando un’espressione molto intelligente.
Gli arti anteriori sono perfettamente diritti. Hanno ossatura rotonda e forte fino al piede, con una leggera curvatura in prossimità dell’articolazione del carpo. I piedi sono rotondi e compatti.
L’andatura è molto sciolta ed il movimento è coordinato, potente, ritmico, dalle lunghe falcate. La
muscolatura è tonica, sviluppata ed evidente.
La coda raggiunge approssimativamente il garretto e viene portata con una leggera curvatura verso l’alto ma non è mai arrotolata.
Uno dei maggiori problemi di salute del Dalmata è la propensione alla sordità congenita. L’8% dei cani di questa razza sono sordi da entrambe le orecchie ed il 22% sono sordi da un orecchio. La Tiroidite autoimmune è piuttosto frequente in questa razza canina ed affligge il 10.4% dei Dalmata. La displasia dell’anca è invece relativamente poco diffusa, colpendo solo il 4,6% di questi cani. I cani di razza Dalmata sono anche predisposti geneticamente alla formazione di calcoli renali, per via di un difetto nel metabolismo dell’acido urico. Tutti questi problemi hanno precipitato un crollo della popolazione di esemplari Dalmata negli USA: nel 1993 furono registrati 42.816 cani con lo American Kennel Club, mentre nel 2008 solo 983 cani furono registrati.