La caccia di selezione è affidata ai cacciatori. I piani di abbattimento, invece, non costituiscono attività venatoria. Sono azioni straordinarie coordinate dalla Provincia, decise sulla base delle segnalazioni di danno e attivate da guardie venatorie che possono avvalersi anche di proprietari e conduttori dei fondi. Fino al 3 aprile la caccia di selezione, come si diceva, è stata sospesa. Anche i piani di abbattimento, dice Roberto Prando, “sono stati fermati a causa dell’emergenza e non sappiamo quando si potrà riprendere. Speriamo verso giugno ma non c’è certezza”.
Gli Atc non possono neppure eseguire i censimenti necessari ai piani di selezione. L’Ispra (Istituto per la protezione dell’ambiente, ndr) ha autorizzato gli Atc a utilizzare il censimento degli anni scorsi. Secondo la Coldiretti, con questa sospensione, dettata da cause di forza maggiore, i cinghiali per l’agricoltura e la sicurezza stradale rischiano di diventare un problema ancora più grande. L’associazione agricola chiede “piani straordinari di abbattimento per evitare guai peggiori” (Giornale 7)