All’indomani della nuova, ennesima, sospensione della caccia nella aree Natura 2000, il Consiglio regionale delle Marche durante la seduta di ieri, martedì 11 dicembre, ha approvato una legge che torna ad autorizzare “l’esercizio venatorio nei siti della Rete Natura 2000 secondo le modalità e condizioni indicati dal calendario venatorio vigente”. “Con questa legge ripristiniamo quella condizione che ha permesso ai cacciatori e al mondo agricolo di trovare l’equilibrio necessario per controllare la fauna e difendere il lavoro nei campi.
C’è un’emergenza cinghiali, c’è una legge regionale che stabilisce la validità del Piano faunistico, sono stati svolti tutti i passaggi legislativi e amministrativi in maniera corretta. La legge regionale non verrà dichiarata incostituzionale dalla Consulta perché poggia su presupposti lineari, coerenti e chiari“. Lo ha affermato il presidente Ceriscioli nel corso del dibattito in Aula sulla modifica delle Legge regionale che reintroduce l’attività venatoria nelle zone Natura 2000. “La Regione ha recepito le richieste del mondo agricolo che sono state introdotte nelle misure esecutive adottate dalla Giunta.
In particolare con questa legge permettiamo di riprendere l’attività venatoria, fornendo agli agricoltori strumenti che non sono stati concessi in nessun’altra regione italiana, perché l’emergenza cinghiali è nazionale. Guardiamo agli interessi di tutti, siamo per il controllo della fauna, siamo per la difesa dell’agricoltura e assegniamo agli agricoltori un ruolo complementare nell’azione di prelievo principale condotta dai cacciatori. Senza questa legge ci troveremo ad affrontare un’emergenza peggiore: non possiamo permetterci di lasciare mezza regione in proliferazione”.