A insospettire i consiglieri regionali è stata l’impossibilità di visionare alcuni documenti che erano stati richiesti, soprattutto quelli che facevano riferimento all’istituzione dell’anomala figura del direttore, assente in tutti gli altri Ambiti. C’è una interrogazione specifica, inoltre, si teme che i cacciatori spezzini siano “ostaggio” di un piccolo gruppo di persone. Le risposte da fornire sono ben 9. Anzitutto bisogna fare chiarezza sullo statuto, senza dimenticare il verbale con cui è stato nominato il direttore.
L’elenco prosegue con gli obiettivi del direttore, i rimborsi spese dei collaboratori e i prospetti relativi all’immissione di selvaggina dal 2013 a oggi. Altrettanto importanti sono le domande sulle certificazioni sanitarie, le anomalie di bilancio, i preventivi per l’acquisto di selvaggina (lepri in primis) e lo smaltimento delle pelli. I due consiglieri liguri hanno infine assicurato che la maggior parte dei cacciatori sono scontenti della gestione dell’ATC.