Ventinove voti favorevoli e diciassette contrari: è questo il risultato finale della votazione che ha portato al via libera della nuova legge sulla caccia del Piemonte. Il Consiglio Regionale ha approvato il discusso testo normativo, un disco verde che è arrivato dopo due mesi di discussioni. Proprio pochi giorni fa i cacciatori piemontesi e non solo (circa 4mila partecipanti) hanno manifestato in piazza a Torino per esprimere il proprio dissenso nei confronti della legge che mancava ormai dal 2012.
Il governatore Sergio Chiamparino si è congratulato con l’assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero e con i componenti della maggioranza. Secondo il presidente questa nuova regolamentazione dell’attività venatoria non punisce in alcun modo i cacciatori e rispetta al 100% l’ambiente. Ferrero ha invece parlato di una norma innovativa ed equilibrata, in grado di aumentare le specie protette e di tutelare le specie di fauna alpina. Una delle misure più controverse è quella che ha portato al divieto di cacciare nelle domeniche di settembre.
Lo stesso Ferrero ha anche sottolineato come il testo non abbia prodotto scelte favorevoli o contrarie alla caccia, ma semplicemente dato risposte ai problemi attuali. La delegazione dei manifestanti era stata ricevuta proprio l’8 giugno scorso da Chiamparino e Ferrero per un confronto dal vivo.