La Terza Commissione del Consiglio Regionale del Piemonte (quella che si occupa di attività venatoria e pesca) ha licenziato a maggioranza il disegno di legge della giunta in materia di caccia. I voti contrari sono stati quelli del Movimento 5 Stelle e del Movimento Nazionale per la Sovranità. Ora il testo dovrà essere inviato all’aula per l’approvazione definitiva come legge. Si tratta del Ddl che riforma la materia faunistico-venatoria con previsioni nuove e moderne, prendendo spunto dai cambiamenti nazionali ed europei.
Le principali novità possono essere riassunte brevemente. Si tratta, in particolare, di quelle relative alla tutela per le specie della fauna tipica alpina e gli uccelli tutelati dalla direttiva comunitaria, senza dimenticare l’aumento della superficie venatoria minima degli Ambiti Territoriali di Caccia e dei Comprensori Alpini. Inoltre, il testo parla dell’obbligo di una prova di tiro per quel che riguarda la caccia di selezione e il riconoscimento della possibilità di mettere in commercio gli animali che sono stati abbattuti.
Chi ha votato favorevolmente ha parlato di una legge equilibrata e molto attesa, oltre a una maggiore trasparenza nella gestione delle risorse pubbliche. Il M5S, invece, ha fatto riferimento alla mancata riduzione dell’attività venatoria.