In poche parole, è stata data ragione a un cacciatore originario di Firenze che si era previsto privato della sua licenza nonostante la riabilitazione intervenuta per dei reati compiuti in passato. Inoltre, l’interpretazione del Tribunale Amministrativo Regionale toscano è stata bocciata dallo stesso Consiglio: la nuova direttiva non può essere applicata soltanto a quelle situazioni che si sono verificate dopo l’entrata in vigore della norma, ma anche a quelle precedenti.
Un canale su cui indagare L’eurodeputato monfalconese Anna Maria Cisint (Lega) ha posto l'accento su una questione finora poco dibattuta: "Da tempo ci giungono notizie in merito all’esistenza di un canale di comunicazione privilegiato tra la Direzione Generale Ambiente della...
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