Il Consiglio di Stato, su ricorso dell’associazione Verdi Ambiente e Società (meglio nota come VAS), ha sospeso il calendario venatorio della regione Puglia per quel che concerne la stagione 2019-2020 in attesa dell’udienza collegiale fissata a fine mese. In primo grado il TAR pugliese aveva respinto le richieste degli stessi ambientalisti.
Secondo questi ultimi il testo regionale si fonda su un piano faunistico venatorio che è scaduto nel 2014 e che si è deciso di prorogare di anno in anno. Di conseguenza, per il VAS il documento non rispetterebbe il parere tecnico scientifico dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). Tra le questioni contestate figurano i periodi della caccia in pre-apertura e post-apertura, oltre ai termini temporali scelti per il prelievo di diverse specie.
Sono questioni che dovevano essere chiarite prima dell’apertura della stagione venatoria. Ci sono persone, che in base ad un calendario venatorio, si son programmate le ferie al lavoro e magari, hanno deciso ottobre, perché sulla base dello stesso potevano scegliersi le giornate venatorie. Oltre a chi ha lavorato tutto il sabato, non ha sentito un telegiornale, si è preparato le cartucce per domani e si è messo a dormire…. Un venerdì sera si alzano dei giudici e…… Ma in quale paese viviamo….
E abbiamo pagato…. Di cosa stiamo parlando? Questi giudici del venerdì mi fanno pensare…… E a voi? Un saluto a tutti gli amici di Diana!!! Luigi Malizia
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