Andrea Zanoni, consigliere regionale del Veneto (Partito Democratico), è intervenuto per commentare la risposta dell’assessore all’Agricoltura, Giuseppe Pan, all’interrogazione dello scorso agosto su alcuni cartelli stradali pieni di fori di proiettile. Secondo Zanoni, il numero di persone armate in territorio veneto continua ad essere eccessivo, con i rischi che verrebbero colpevolmente sottovalutati.
Il consigliere ha parlato dei 45mila cacciatori circolanti nelle campagne e degli altri 21mila (quasi 21400 per la precisione) autorizzati a sparare anche in orario notturno e al di fuori della stagione venatoria. Per Zanoni si tratta di un “esercito a carico dei contribuenti”: a suo dire, per le nutrie sono stati spesi 350mila euro in due anni, una situazione identica a quella del cinghiale. Il consigliere ha poi ricordato i cacciatori che possono abbattere in deroga le volpi, suddividendo i numeri in base alle province. La prima in assoluto è Vicenaa con 8148 soggetti, seguita da Verona e Treviso.
Le accuse sono molto precise, in quanto l’esponente del PD ritiene che la Giunta Regionale abbia voluto accontentare una piccola minoranza che vuole sparare oltre la stagione venatoria. Altri attacchi della sua risposta hanno riguardato la caccia alla volpe, unico predatore che sarebbe in grado di limitare le nutrie, le pratiche cruente per i cinghiali e il numero eccessivo di incidenti.