Il Comune di Pescara ha autorizzato il prelievo selettivo dei cinghiali tramite un’apposita ordinanza che impegna i cacciatori ingaggiati per l’attività venatoria. Il sindaco Marco Alessandrini ha emanato questa delibera che dovrà essere resa operativa in condizioni di sicurezza per tutta la popolazione, oltre che fatta rispettare dalla ex Polizia Provinciale e dai Carabinieri Forestali. La caccia si è resa necessaria dopo aver preso atto che la presenza degli ungulati è imponente e incontrollata: i danni alle colture agricole sono ingenti e i rischi per la pubblica incolumità sono diventati sempre più alti.
Le segnalazioni dei cittadini hanno fatto registrare un aumento importante, ma nonostante questo dato non è ancora in esercizio alcuna attività per la prevenzione dei danni e per prevenire le situazioni di rischio, in particolare a ridosso degli agglomerati abitativi. Le modalità di prelievo e di abbattimento dei cinghiali sono una responsabilità diretta dell’organo di polizia competente, chiamato a curare anche il destino dei capi abbattuti e l’eventuale svolgimento delle attività di monitoraggio sanitario.
Le aree della città abruzzese che sono maggiormente a rischio sono quelle di Strada Vecchia Fontanelle e le zone limitrofe, tra cui ultimamente e in particolare Via San Donato.