La Lega Anti Vivisezione (LAV) ha lanciato una campagna per sostenere una proposta di legge volta ad abolire la caccia: si tratta di #Bastasparare, iniziativa che verrà accompagnata da una petizione, ma che non è piaciuta affatto all’Ufficio Affissioni del Comune di Milano. Che cosa è successo? Come spiegato dalla stessa LAV, i manifesti usati per promuovere il progetto non sono piaciuti.
Sono raffigurati una volpe, un uccello e un cervo in primo piano, esanimi e senza ferite, ma secondo il Comune sarebbe forte l’evocazione del tema della morte. Per questo motivo non possono essere usati e le affissioni a pagamento non verranno autorizzate. Altri comuni limitrofi l’hanno pensata diversamente, ma è ovvio che la scelta di una città grande e importante come Milano faccia rumore.
Per l’associazione animalista si tratta di un paradosso, in quanto le motivazioni della messa al bando parlano di tutela dei cittadini che sono sensibili e che non partecipano all’attività venatoria. Nel comunicato della LAV sono state usate le consuete parole nei confronti della caccia, definita “un brutale passatempo”: inoltre, non è mancato il riferimento alla presunta uccisione di quasi 500 milioni di animali ogni anno, un numero eclatante che serve a far presa sull’opinione pubblica.