Sono due i regolamenti attuativi che il Consiglio Comunale di Gaiole in Chianti, in provincia di Siena, ha approvato per quel che riguarda i capanni di caccia e i recinti in grado di salvare le colture agricole. Si tratta degli ultimi passi della programmazione urbanistica, visto che nella località toscana sta per entrare in vigore il regolamento, efficace dallo scorso 27 ottobre. Che cosa si è deciso in merito ai capanni? Si sta parlando delle strutture in cui si ritrovano le squadre di caccia al cinghiale e il comune senese aveva intenzione da tempo di colmare la lacuna legislativa.
Il regolamento attuativo in materia prevede la costruzione di capanni in legno e in altri materiali “leggeri”. La dimensione massima è pari a 120 metri quadrati, mentre l’altezza non può superare i 2,40 metri. A ogni squadra di cinghialisti verrà assegnato un capanno: a Gaiole saranno 5 in totale.
Secondo quanto sottolineato dal sindaco, Michele Pescini, le strutture devono essere rimosse agevolmente, oltre che inserite nel paesaggio circostante. All’interno saranno presenti i servizi igienici, l’acqua e l’impianto elettrico, in modo da lavorare con facilità le carni dei capi abbattuti. Il primo cittadino ha anche parlato dei capanni come di un luogo straordinario di socialità.