Da qualche tempo l’emergenza nutrie ha spinto la Regione Umbria a seguire alla lettera il regolamento comunitario sulla prevenzione e la gestione dell’introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive, predisponendo un piano molto preciso. La stessa decisione è stata presa in queste ore dal Comune di Foligno (provincia di Perugia), il quale ha preso atto della presenza eccessiva dei roditori lungo le sponde del fiume cittadino, il Topino.
Le nutrie, però, si trovano anche nei pressi del Parco Hoffmann e a Colfiorito, frazione famosa per la coltivazione della patata rossa e delle lenticchie: nella palude di questo borgo gli animali stanno mettendo a rischio l’ecosistema, dunque occorre intervenire con la massima urgenza.
Prima di tutto ci sarà un censimento, con una ditta specializzata che conteggerà con precisione il numero di nutrie (la spesa del Comune umbro sarà pari a 1500 euro), poi si procederà con l’eradicazione vera e propria. I veleni sono stati esclusi, mentre ci si affiderà a un metodo selettivo. Le gabbie e le trappole permetteranno di catturare i vari esemplari, i quali saranno successivamente soppressi.