Una taglia sui cinghiali. Non “vivi o morti”, ma solo morti. A fissare una ricompensa per i cacciatori che uccidono i cinghiali è il sindaco di Bellano (Lecco) Antonio Rusconi che ha stanziato 6mila euro del bilancio comunale da dividere tra le doppiette che abbatteranno più maiali selvatici che pesano fino a mezzo quintale.
“È un’operazione a favore dell’ambiente che si somma ad altre iniziative come il contributo per la rimozione dell’amianto, il progetto sui muretti a secco e le politiche green che contraddistinguono la nostra azione”, spiega il primo cittadino, preoccupato dall’invasione di artiodattili allo stato brado che stanno devastando i campi, sebbene gli animalisti potrebbero facilmente recriminare che la soppressione di animali non possa essere paragonata alla rimozione della fibra killer.
“L’obiettivo è prevenire i danni a prati, pascoli e mulattiere, limitando il proliferare di questa specie artefice di molti danni all’ecosistema – prosegue il sindaco -. Speriamo possa essere un incentivo per i cacciatori che, dovendo contribuire al ristoro dei danni causati dai cinghiali, possono trovare un aiuto economico” (Il Giorno).