Agnadello è un comune in provincia di Cremona, famoso anche per una battaglia del ‘500. Proprio in questa località lombarda è scoppiata una polemica politica a causa di un contributo economico del sindaco alla Federcaccia locale. Mario Uberti, consigliere di minoranza, ha criticato il comportamento della giunta, sottolineando come Agnadello sia un comune “animalista”.
L’aggettivo dipende dal fatto che il comune cremonese fa parte dell’UDA (Ufficio Diritti Animali) e a far discutere sono i soldi versati per una manifestazione organizzata lo scorso mese di agosto. Uberti non considera questo atteggiamento coerente con l’adesione all’UDA, come sarebbe testimoniato dal parere sfavorevole di Alice Resmini, assessore comunale con delega ai Rapporti con il personale, Procedure Amministrative, Accesso ai contributi. Il primo cittadino, Giovanni Calderara ha chiarito tutto.
I contributi hanno riguardato un evento dedicato ai cani, una scelta economica che non significa essere a favore della caccia. Calderara ha anche sottolineato come la manifestazione non fosse violenta, inoltre ha riconosciuto ai cacciatori un ruolo fondamentale per quel che riguarda l’abbattimento delle nutrie. Il sindaco di Agnadello è convinto che questi roditori sono dannosi per il settore agricolo e il territorio, inoltre anche le cartucce hanno un costo.