Secondo il servizio di Striscia, infatti, questa opportunità è stata definita una “inquietante scorciatoia”. Il Comitato ha poi considerato scorretto far passare il concetto che il sistema basato su tre certificati (quello medico per attività sportiva con armi, quello anamnestico e quello di idoneità psicofica) possa essere inaffidabile basandosi su un solo caso. Negli anni gli abusi sono stati esigui e per l’associazione questo testimonia che il sistema stesso funziona.
Il comunicato, al contrario, è stato sfruttato per criticare la discrezionalità delle ASL per quel che riguarda gli accertamenti richiesti, spesso onerosi ed eccessivamente lunghi. L’auspicio è che il Ministero della Salute faccia chiarezza per uniformare la procedura e fissare con chiarezza tempi e costi. Non è la prima volta che “Striscia la Notizia” viene redarguita dal mondo venatorio e da quello armiero, soprattutto in relazione al fenomeno del bracconaggio.