Gli appelli rivolti alle regioni italiane per chiedere la sospensione e il rinvio della stagione venatoria 2017-2018 continuano a moltiplicarsi. Ce ne sono alcuni, però, che fanno più “rumore” di altri. Ne è un chiaro esempio la dichiarazione di Pinuccia Montanari, assessore alla Sostenibilità Ambientale del Comune di Roma. In poche parole, il Campidoglio ha chiesto alla Regione Lazio di venire incontro alle necessità degli “animali selvatici fortemente colpiti da incendi, caldo e siccità“.
Inoltre, l’assessore ha fatto leva nel suo discorso sulle raccomandazioni dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Montanari ha scritto una lettera a Carlo Hausmann, assessore regionale alla Caccia, e l’obiettivo è quello di ottenere una moratoria dell’attività venatoria nei territori romani colpiti dai roghi. A parte l’errore grammaticale commesso dall’assessore comunale, cioè riferirsi all’ISPRA al femminile (la I indica appunto la parola Istituto), c’è un altro dettaglio che Roma Capitale non ha tenuto in considerazione.
In effetti, i territori del Campidoglio in cui si pratica la caccia sono limitati, dunque anche in caso di accettazione da parte della Regione, l’impatto sulla fauna sarebbe trascurabile. Montanari ha comunque precisato di non voler vietare il prelievo, ma di sospenderlo per un periodo non precisato.