Riportiamo il comunicato di Marco Ramanzini della Federazione Italiana della Caccia: “Non seguo il calcio e credo l’ultima volta che ho visto il Festival di San Remo frequentavo ancora il liceo. Eppure quest’anno mi toccherà seguirlo, o almeno seguirlo nei momenti in cui sarà presente sul palco Ibrahimovic. Il motivo? L’AIDAA (associazione per la difesa degli animali e dell’ambiente) ha emesso un comunicato contro la partecipazione del giocatore svedese poichè appassionato di caccia. Questo quanto dichiarato: “Boicottare il festival di Sanremo 2021 in ogni sua forma e farlo in maniera pacifica ma rumorosa.
Che la gente sappia che noi contestiamo da subito, e lo faremo da ora in avanti in ogni forma consentita, la presenza del cacciatore di alci Zlatan Ibrahimovic, del quale non contestiamo la preparazione sportiva, ma la sua scelta di uccidere per il gusto di farlo altre creature viventi, e che per far questo si è addirittura comperato un bosco di cento ettari in Svezia”.
In questa polemica saremmo curiosi di sapere Riccardo Laganà, consigliere di amministrazione della Rai, organizzatrice del Festival, che nel suo profilo si definisce “Attivista difesa ambiente e diritti animali” e che ha recentemente dichiarato che “l’attività venatoria a mio avviso di etico ha ben poco” e che sta con Insinna e contro la caccia, che posizione ha preso o prenderà? Finta di nulla o prenderà le parti di Aidaa rinunciando magari al suo – immagino giustamente remunerato – ruolo?”.