La Polizia Provinciale di Livorno e il Corpo Forestale dello Stato hanno annunciato che nell’area labronica sono presenti diversi esemplari di Ibis Eremita, la cui migrazione è diretta a Orbetello. I volatili sono monitorati tramite un sistema Gps e fanno parte del progetto che ne prevede la reintroduzione in Europa per contrastare il rischio di estinzione. A settembre c’è stata la condanna di un bracconiere da parte del tribunale locale a causa dell’abbattimento di due esemplari, dunque l’attenzione deve essere altissima.
L’invito rivolto al mondo venatorio livornese è proprio quello di cacciare con la massima cautela. Poliziotti e forestali hanno ricordato come gli Ibis Eremita siano animali inconfondibili, dunque non si può addurre la “scusa” di specie cacciabili simili (spesso si è sentita la giustificazione di Ibis confusi con cornacchie).
In questo caso gli avvistamenti sono avvenuti nella zona di Guasticce e il loro spostamento si verificherà lungo l’intera costa fino a Piombino. Poco più di una settimana fa la sezione provinciale di Grosseto della Federazione Italiana della Caccia ha condannato senza mezzi termini il bracconiere che ha abbattuto uno di questi animali, definito un “imbecille”, sottolineando ancora una volta la grande differenza tra cacciatori e bracconieri.