La migrazione dell’Ibis Eremita sta riguardando l’Italia e il Ministero dell’Ambiente ha deciso di lanciare un’allerta. Il dicastero ha chiesto di avviare ogni iniziativa utile ad evitare gli abbattimenti di questi esemplari, visto che i fenomeni di bracconaggio hanno purtroppo funestato gli ultimi anni. Il Ministro Sergio Costa si è rivolto agli Uffici Caccia della Toscana, Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e agli Uffici Provinciali di Trento e Bolzano per scongiurare l’attività illegale.
Ovviamente sono stati coinvolti anche i Carabinieri Forestali. Gli ibis stanno per raggiungere le temperature miti di Orbetello (Grosseto): nel 2017 gli esemplari colpiti dai bracconieri sono stati tre fra Lazio e Toscana, mentre dal 2011 a oggi le uccisioni illegali ammontano a 18. La “zona rossa” è stata estesa anche al Nord, comprendendo il Trentino Alto Adige con la circolare diffusa nelle ultime ore.
Il danno economico è stato stimato in oltre 266mila euro. Lo svernamento sta riguardando 8 uccelli, oltre ai 15 già arrivati e che seguono altri in partenza. Anche nelle precedenti stagioni venatorie ci sono stati inviti identici e il mondo venatorio ha fatto la sua parte con campagne di sensibilizzazione e dure prese di posizione contro il bracconaggio.