Si è concluso il “Progetto Cesena” di Federcaccia Lombardia. Uno studio pionieristico per approfondire le conoscenze sulla fenologia della migrazione primaverile della cesena, nel quale per primi abbiamo testato la radiotelemetria satellitare su questa specie, osservando come questa venga influenzata dalle variazioni climatiche e ambientali che si susseguono negli anni. Nel corso dei 4 anni di studio, i tecnici dell’Università di Milano incaricati di eseguire il progetto, sono state equipaggiate 75 cesene di sesso maschile con radiotrasmettitori satellitari miniaturizzati, apposti sugli animali mediante imbragatura “leg loop”.
Secondo il protocollo stabilito per questa ricerca sono stati svolti test preliminari, sia sui radiotrasmettitori per verificarne il funzionamento, sia sulle cesene, per verificare che l’imbragatura non rappresentasse un impedimento durante la migrazione e la riproduzione. Il peso medio dei dispositivi (3.5 gr), comprensivo dell’imbragatura (0.7 gr), espresso in percentuale rispetto al peso degli animali marcati (>100 gr), è risultato essere pari al 4.14%, nel rispetto del limite accettabile massimo per applicare dispositivi agli animali pari a circa il 5% del peso corporeo definito dall’Association for the Study of Animal Behaviour e dall’ Animal Behaviour Society.
Per le catture sono state utilizzate reti mist – net, selettive, con maglia di 32mm e sono stati attivati 11 impianti di cattura, tra roccoli e stazioni di inanellamento, in diverse aree del territorio regionale. Prima di applicare il dispositivo su una cesena è stato necessario verificarne il sesso e soprattutto lo stato di salute, dunque una volta catturati gli animali sono stati eseguiti sessaggio e misurazioni biometriche; solo dopo aver verificato l’idoneità della cesena, si è proceduto all’imbragatura e al tempestivo rilascio. Le catture sono state svolte nel periodo tra fine novembre e fine gennaio, quindi sono stati studiati animali che ancora stavano ultimando la migrazione autunnale e animali già in svernamento; in virtù di ciò i dispositivi sono stati settati per trasmettere punti di geolocalizzazione per tutta la durata della migrazione di ritorno ai quartieri riproduttivi, e anche in modo da trasmettere più punti in quelle località per attestarne l’arrivo.
Dalle trasmissioni ottenute è emerso che le cesene catturate in migrazione hanno svernato principalmente in Lombardia, tranne alcuni casi isolati in Piemonte, Svizzera, Francia meridionale ed Ungheria e che la maggior parte delle cesene ha effettuato movimenti molto limitati, di circa 2 o 3 km intorno alla zona di cattura, durante lo svernamento. Analizzando i dati relativi alla migrazione primaverile, è stato rilevato che l’ultima localizzazione nelle aree di svernamento è risulta mediamente l’11 marzo (9 febbraio – 4 aprile), e che, gli individui che hanno completato la migrazione, hanno raggiunto i quartieri di nidificazione in Scandinavia e Russia nord-occidentale; dato coerente con la letteratura.
Questa ricerca inedita, dimostra come l’esperienza dei cacciatori oggi debba essere avvalorata da dati scientifici, dati che permettono ad una Dirigenza sempre più attenta e preparata, di confrontarsi con le Istituzioni con argomentazioni forti, basate su numeri, per tutelare la caccia e i cacciatori. Nello specifico i risultati di questo studio, essendo i più aggiornati sulla migrazione della cesena, ed essendo condotti con una tecnologia all’avanguardia, già dai primi anni, sono serviti a Regione Lombardia per difendere nel proprio calendario, il termine del prelievo della cesena al 31 gennaio.