La Commissione Agricoltura della Camera ha bocciato la mozione presentata dall’onorevole Giuseppina Occhionero (Liberi e Uguali) per rendere vincolante il parere dell’ISPRA su calendari venatori e altri aspetti legati alla caccia. La possibile trasformazione dei pronunciamenti dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ha sollevato un mare di polemiche in questi giorni, ma la scelta della Commissione è stata precisa.
L’emendamento era stato inserito nel disegno di legge che andrà a disciplinare alcuni obblighi relativi all’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea. I cacciatori di tutta Italia possono accogliere con soddisfazione e un sospiro di sollievo la scelta, dato sono diverse le regioni che stanno elaborando i loro piani faunistici in vista della formazione del calendario venatorio per la stagione 2019-2020. Nel caso dell’Umbria, in particolare, il parere vincolante dell’ISPRA avrebbe reso più complesso l’iter e l’elaborazione dei documenti.
Dell’istituto si è parlato in modo controverso in questi primi due mesi del nuovo anno. Ad esempio, ha stupito la presa di posizione favorevole al mondo della caccia, dato che l’ente ha di fatto scagionato il mondo venatorio dalle responsabilità additate per la proliferazione del cinghiale in molte parti del nostro paese. L’eventuale ok alla mozione avrebbe scatenato un putiferio indicibile ed è meglio non immaginare uno scenario del genere.