L’aumento degli areali delle popolazioni selvatiche e lo sviluppo delle popolazioni animali sinantrope, cioè che sono attratte verso ambienti profondamente alterati dall’uomo come centri abitati, parchi e giardini, richiede spesso l’applicazione di professionalità diverse rispetto a quelle utilizzate in passato, strategiche in corso di studio, pianificazione e gestione delle problematiche ad esse connesse.
il Dott. Risolo e il Dott. Ercolini, sono veterinari che, impegnati nella cattura chimica e meccanica della fauna selvatica e degli animali domestici vaganti, utilizzano da tempo i droni per compiere le corrette valutazioni e programmare le strategie migliori in previsione degli interventi a terra.
L’ultimo aeromodello SAPR acquisito (Sistema Aeromobile Pilotaggio Remoto) è stato il MAVIC ENTERPRISE ADVANCED: software straordinariamente affidabile, design compatto con bracci pieghevoli per un trasporto agevole e fotocamera termica di ultima generazione sono i punti di forza che fanno di lui uno strumento di lavoro davvero interessante.
E’ dotato di un sensore termico, M2EA, che offre una risoluzione termica di 640×512 a un frame rate di 30 Hz, che consente di avere un dettaglio delle immagini e dei video davvero sorprendente, sia di giorno che di notte. L’immagine che segue è stata scattata di giorno, in condizioni di piena luce, durante la pianificazione di un piano di contenimento ufficiale dei cinghiali in un’area protetta. Dimostra la presenza di una coppia di animali riparati all’interno di una fitta macchia. L’uso di fototrappole e tecniche di rilevazione da terra (“alla cerca” o da postazione fissa) si sono rivelate superate per il censimento della specie alla luce di questa moderna tecnologia.
Lo zoom 16x, performante solo in condizioni di luce, offre all’operatore la possibilità di dettagliare finemente gli animali ricercati, mentre la modalità Dual Vision (immagine a destra) consente di passare rapidamente tra feed termici, visivi o divisi per aiutare a individuare i dettagli durante le operazioni.
Il Mavic Enterprise advanced è dotato di una ottima fotocamera visiva da 48 MP che supera abbondantemente i 12 MP del suo predecessore. La dimensione massima dell’immagine è pari a 8.000 x 6.000 e utilizza un sensore CMOS da 1/2 pollice insieme a un importante zoom digitale 32x, che ne fanno una fotocamera molto potente per un aeromodello così leggero. Nell’immagine sono ripresi, con ottimo dettaglio, bovini sprovvisti di marchio auricolare, oggetto di un piano di cattura per il ripristino della corretta tracciabilità degli animali.
La modalità di visione agli infrarossi consente di acquisire immagini non solo in modalità termica, ma anche BW e WB, spesso utili quando la differenza di temperatura tra patterns è modesta. Nella foto, ad esempio, sono stati rilevati dei bovini che rientrano nel bosco alle prime luci dell’alba, nei pressi del letto di un piccolo torrente. L’immagine è ripresa a notevole distanza, senza l’ausilio dello zoom, ma permette ugualmente di distinguere gli animali per numero e taglia.
In dotazione il drone ha alcuni accessori davvero utili e di rapida installazione (pochi secondi attraverso una porte USB applicata sul dorso dell’aeromodello):
- cinematica in tempo reale o RTK (una tecnica avanzata di posizionamento satellitare che consente di correggere la posizione della telecamera del drone in tempo reale con una precisione al centimetro.
- Un potente faretto che permette di illuminare in sicurezza le più svariate situazioni critiche
- Un altoparlante avanzato da 100 dB, potente e versatile, che abbiamo utilizzato con successo per “stanare” alcuni animali e guidarli nella direzione desiderata.
- Un faro di visibilità con portata fino a 5 km che consente di mantenere il contatto visivo nei lunghi tragitti.
Il tempo di preparazione del Mavic Enterprice Advanced è apprezzabilmente breve, meno di un minuto. Tuttavia spesso richiede calibrazioni (IMU e Compass) che sottraggono tempo prezioso nelle operazioni critiche. La raccomandazione è quella di testare l’area di volo nelle fasi propedeutiche al lavoro.
Per il resto, la modalità di volo è simile a quella dei cugini DJI (Mavic) con i quali condivide le funzioni principali, ad esempio il ritorno automatico in caso di perdita di segnale o esaurimento delle batterie ed il rilevamento (in questo caso omnidirezionale) degli ostacoli.
Nella pratica professionale la consideriamo una svolta tecnologica che aumenta sensibilmente le potenzialità degli interventi; ben si applica anche all’uso all’interno del mondo venatorio: il recupero di animali feriti o abbattuti, la ricerca dei cani smarriti sulla traccia, durante i censimenti della fauna, nel pieno rispetto delle normative, può essere utilizzato per la gestione dei piani di controllo numerico delle popolazioni, oltre che per la sicurezza del personale coinvolto nelle operazioni in ambito venatorio e faunistico. Ricordiamo che per pilotare questo tipo di aeromodello è necessario essere operatori formati secondo quanto disposto dalla normativa vigente consultabile al seguente LINK ENAC: https://www.enac.gov.it/la-normativa/normativa-enac/regolamenti/regolamenti-ad-hoc/regolamento-uas-it
e raccomandiamo di consultare sempre il sito D-Flight per verificare le restrizioni di volo spesso presenti.
Alan Risolo, medico Veterinario libero professionista, con ampia esperienza nell’ambito della cattura e contenimento di animali domestici vaganti e animali selvatici attraverso metodi meccanici e farmacologici, abilitato ed autorizzato alla pratica della telenarcosi, pilota SAPR.