Mancano pochissimi giorni all’inizio della stagione venatoria 2017-2018 e l’Ufficio Territoriale Regionale di Bergamo ha deciso di spiegare ai cacciatori e alle realtà presenti sul territorio alcune regole da seguire per gestire l’influenza aviaria. I casi che si sono registrati nel corso di questa estate tra la Lombardia e il Veneto hanno creato parecchia confusione e queste buone pratiche per il contrasto durante la caccia sono sicuramente utili.
Anzitutto, bisogna ricordare che si tratta di una nuova variante virale e l’obiettivo è quello di evitare la trasmissione del virus dall’avifauna selvatica al pollame domestico. L’igiene non è mai abbastanza, quindi è necessario cambiare i vestiti e le calzature usate durante l’attività venatoria prima di entrare in contatto col pollame domestico. Inoltre, bisogna lavarsi in modo accurato dopo la caccia e usare guanti monouso durante l’eviscerazione (starnatura) dei selvatici abbattuti.
Un altro consiglio è quello di eliminare correttamente i visceri e lavare gli indumenti e gli strumenti usati durante la pratica venatoria. I cani impiegati nella caccia, poi, vanno detenuti al di fuori dell’area di allevamento domestico, dunque non possono mai venire in contatto con il pollame. La diffusione del virus può provocare gravi danni all’intero settore avicolo, limitando la caccia in maniera stringente.