L’ultimo fine settimana è stato a dir poco tormentato a Genova per quel che riguarda l’emergenza cinghiali. Oltre a un ungulato abbattuto nella zona di Pegli e un altro disperso in mare, un terzo selvatico è stato catturato nella zona di Corso Italia nei bagni di Lido. Come reso noto dalla sezione locale dell’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali), l’animale è stato poi trasportato nel Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) della stessa associazione, insieme ad altri due cinghiali.
Il cinghiale catturato al Lido, una femmina adulta, ha divelto però la rete ed è fuggito insieme agli altri due ungulati. L’ENPA non intende però assumersi responsabilità per quanto successo. Secondo l’ente, infatti, non si può parlare di un’auto-liberazione, visto che non è questo il modo di liberare gli animali in natura. In poche parole, gli animalisti sono consapevoli di non essere la soluzione al problema.
Inoltre, è stato rivolto un appello a politici, giuristi e semplici cittadini: l’ENPA vorrebbe una nuova interpretazione della Legge 221 del 2015 (“Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali”). In particolare, dovrebbe essere cambiata la parte che vieta le immissioni di cinghiali in natura, dato che si dovrebbe parlare più che altro di ricollocazioni di animali che sono già in libertà.