Dopo aver ricevuto la proposta del Servizio Foreste e Fauna, il Comitato Faunistico Provinciale di Trento ha deciso di prolungare la stagione venatoria 2018-2019 per quel che riguarda la caccia da capanno. Quest’anno l’attività venatoria da appostamento si è conclusa il 15 gennaio scorso, mentre i capannisti trentini potranno avere quindici giorni in più nel 2019.
La nuova chiusura è stata infatti fissata al 30 gennaio, una novità eccezionale, visto che negli ultimi vent’anni non era mai stata registrata. Le associazioni ambientaliste e animaliste hanno contestato la scelta, pur riconoscendo come i nuovi parametri sulle migrazioni consentano un allungamento temporale di questo tipo. Proprio lo scorso gennaio i capannisti trentini avevano contestato la chiusura anticipata della caccia.
In particolare, l’Associazione Ornitologica Capannisti Trentini (settoriale dell’Associazione Cacciatori Trentini) si è rivolta all’Assessorato alla Caccia della Provincia Autonoma di Trento per lamentare i disagi vissuti dal mondo venatorio. Diversamente da quanto accade in altre regioni, infatti, la chiusura del 15 gennaio non poteva certo soddisfare i cacciatori e ora è arrivata questa decisione importante. L’ISPRA ha rivisto da tempo i dati relativi alla migrazione pre-nuziale, suggerendo la possibilità di prolungare il prelievo delle cesene e dei tordi sasselli.