E che dire del 2020? Ricordiamo a tutti che questa legislazione regionale scadrà nella primavera del 2020. Viene quindi spontaneo chiedersi se si vuol rimandare tutta la questione al nuovo consiglio che si insedierà nell’estate del prossimo anno: diversamente si sarebbe potuta ipotizzare una scadenza al termine della prossima stagione venatoria e quindi a febbraio 2020. Certo il provvedimento deve ancora passare al vaglio del Consiglio Regionale ma non pensiamo cambierà di molto.
Il protrarsi delle continue dilazioni del Nuovo Piano Faunistico Venatorio Regionale (costato ad oggi dalla sua scadenza centinaia di migliaia di euro in studi e progetti), oltre ad essere una perdita di risorse e di tempo inaccettabili, è una perdita di credibilità per l’intero mondo venatorio in quanto vengono meno le risposte a molteplici e pressanti interrogativi quali, ad esempio, la gestione dei grandi ungulati e dei carnivori (sicurezza e danni), il confronto e la gestione del territorio con il mondo agricolo e produttivo. Che dire, nell’attesa della promulgazione di questa ulteriore proroga, aspettiamo fiduciosi la completa pubblicazione del Nuovo Piano Faunistico Venatorio Regionale e le successive consultazioni per poter esprimere le nostre osservazioni”.