L’Associazione Cacciatori Trentini ha una nuova guida. Si tratta dell’unico candidato in corsa per questo ruolo di presidente, Stefano Ravelli. Pochi giorni fa, domenica 17 giugno 2018, 6mila cacciatori trentini hanno dato la loro preferenza e ora Ravelli ricoprirà questo importante incarico fino al 2020. Gli ultimi mesi non sono certo stati semplici, come ben testimoniato dalle dimissioni anticipate del predecessore del presidente di ACT, Carlo Pezzato.
Lo scorso marzo si era giunti a questa decisione clamorosa ma comunque preannunciata e fino a questo momento il vicepresidente vicario, Matteo Rensi, ha gestito le varie attività. Ravelli è un avvocato originario del Val di Sole e ha 54 anni: da 35 anni invece è iscritto all’associazione venatoria. Le dimissioni di Pezzato erano giunte due anni prima della normale scadenza del mandato. Nella storia dell’Associazione Cacciatori Trentini non si era mai verificato nulla di simile, ragione per cui la notizia aveva destato un certo scalpore.
Già nell’immediato fu evidente il collegamento con l’indagine per il presunto abuso d’ufficio, oltre alle divisioni non più sanabili all’interno della maggioranza a sostegno del consiglio direttivo. Le prime parole di Ravelli sono state improntate alla prudenza, in particolare il neo-presidente ha chiesto una analisi scientifica sui grandi carnivori prima di procedere con i piani di abbattimento.