Ciò che sta accadendo nella Laguna di Orbetello rasenta l’inverosimile. Con l’imminente apertura della stagione in laguna fissata al 1 ottobre, ed a causa di una serie di rimbalzi di competenze e mancati chiarimenti da parte degli organi preposti (Ministero dell’Ambiente in primis), l’ATC Grosseto 7 sud ha approvato una Delibera in autotutela che sospende la caccia all’interno della APG (Area a Particolare Gestione) della Laguna. La delibera in oggetto dispone quanto segue: “preso atto della comunicazione della Polizia Provinciale del 17 settembre 2019 con la quale venivano evidenziate difformità dei confini della APG Laguna di Orbetello, rispetto alle cartografie pubblicate sui siti ufficiali di Ministero e Regione.
Considerato che le difformità erano già state segnalate da parte della direzione ambiente ed energia della regione Toscana, nel mese di marzo 2019, senza esito, come comunicatoci in data 19 settembre u.s. Accogliendo la raccomandazione della Direzione Agricoltura e sviluppo rurale della Regione Toscana, di massima prudenza considerata questa fase di incertezza. Al fine di tutelare da possibili denunce e sequestri penali coloro che venissero trovati ad esercitare l’attività venatoria in quell’area, così come ricordato nella nota della Polizia Provinciale, ha deliberato di sospendere l’esercizio dell’ attività venatoria nell’APG Lagune di Orbetello in attesa di specifiche direttive degli organi competenti e di disporre ha chi ne faccia richiesta la restituzione dell’importo corrispondente alla quota dell’iscrizione annuale all’area.”
In sostanza la mancata chiarezza sulla perimetrazione di una Riserva Istituita dal Ministero dell’Agricoltura nell’anno 1980 alla quale si è poi aggiunta una Riserva regionale successivamente, stanno producendo un caos totale sulla certezza del diritto per centinaia di cacciatori. Nonostante la vicenda si trascini da mesi e tenuto conto anche delle reiterate richieste rivolte dalla Regione Toscana al competente Ministero affinché lo stesso fornisse ufficialmente la certificazione sulla reale perimetrazione della Riserva Statale, nessuna risposta è ad oggi pervenuta.
Da alcune verifiche ed approfondimenti effettuati a seguito di questa inaccettabile situazione, sembrerebbero risultare nel contempo evidenti difformità ed incongruenze sulle aree a divieto in oggetto, rilevate da quanto riportato nel geoportale confrontando le particelle interessate. Sulla scorta di queste prime valutazioni, sulle quali ci riserviamo ulteriori approfondimenti, la Confederazione Cacciatori Toscani coadiuvata dalla Federcaccia di Grosseto e dall’ACMA Regionale (Associazione Cacciatori Migratori Acquatici), rivolge un appello a tutti gli enti competenti affinché esercitino con celerità ed immediatezza le proprie competenze e prerogative istituzionali per superare e risolvere questa inaccettabile situazione. Per quanto di nostra competenza abbiamo già dato mandato, tramite la struttura della Federcaccia di Grosseto, ai nostri riferimenti legali per gli eventuali atti di competenza a difesa dei diritti di tutti i cacciatori e per l’affermazione della certezza del diritto per quanti hanno regolarmente versato le tasse di concessione, la quota di iscrizione all’ATC ed alla APG.