Secondo l’associazione, da sette anni il mondo venatorio spezzino deve subire una grave discriminazione rispetto agli altri cacciatori che risiedono in bari comuni, tra cui Ameglia, Carrodano, Lerici e Sesta Godano. Questi ultimi hanno la possibilitò di accedere alle aree contigue del parco regionale, mentre gli spezzini no. Nonostante quanto previsto dalla Legge Quadro sulle Aree Protette, nel 2010 è venuta a galla questa anomalia, ma non si è ancora sanata la discriminazione.
Il Consigliere Costa ha presentato le proprie iniziative che riguardano questo parco nel corso dell’ultimo consiglio direttivo della Federcaccia spezzina: il progetto volto a eliminare l’anomalia promette bene, dunque si attendono con una certa ansia notizie positive.